been formed, while I myself have never taken the slightest
step in the business. It is said that the author
read it aloud!!!—here, probably, at Ravenna?—and
to whom? perhaps to Fletcher!!!—that illustrious
literary character,’” &c. &c.—“Ma
pero la sua tranquillita era suo malgrado sovente
alterata dalle publiche vicende, e dagli attachi che
spesso si direggevano a lui nei giornali come ad autore
principalmente. Era invano che egli protestava
indifferenza per codesti attachi. L’impressione
non era e vero che momentanea, e purtroppo per una
nobile fierezza sdegnava sempre di rispondere ai suoi
dettratori. Ma per quanto fosse breve quella
impressione era pero assai forte per farlo molto soffrire
e per affliggere quelli che lo amavano. Tuttocio
che ebbe luogo per la rappresentazione del suo Marino
Faliero lo inquicto pure moltissimo e dietro ad un
articolo di una Gazetta di Milano in cui si parlava
di quell’ affare egli mi scrisse cosi—’Ecco
la verita di cio che io vi dissi pochi giorni fa,
come vengo sacrificato in tutte le maniere seza sapere
il perche e il come. La tragedia
di cui si parla non e (e non era mai) ne scritta ne
adattata al teatro; ma non e pero romantico il disegno,
e piuttosto regolare—regolarissimo per l’
unita del tempo, c mancando poco a quella del sito.
Voi sapete bene se io aveva intenzione di farla rappresentare,
poiche era scritta al vostro fianco e nei momenti
per certo piu tragici per me come uomo
che come autore,—perche voi
eravate in affanno ed in pericolo. Intanto sento
dalla vostra Gazetta che sia nata una cabala, un partito,
e senza ch’ io vi abbia presa la minima parte.
Si dice che l’autore ne fece la letlura!!!—qui
forse? a Ravenna?—ed a chi? forse a Fletcher!!!—quel
illustre litterato,’” &c. &c.]
* * * * *
LETTER 428. TO ME. MOORE.
“Ravenna, May 20. 1821.
“Since I wrote to you last week I have received English letters and papers, by which I perceive that what I took for an Italian truth is, after all, a French lie of the Gazette de France. It contains two ultra-falsehoods in as many lines. In the first place, Lord B. did not bring forward his play, but opposed the same; and, secondly, it was not condemned, but is continued to be acted, in despite of publisher, author, Lord Chancellor, and (for aught I know to the contrary) of audience, up to the first of May, at least—the latest date of my letters. You will oblige me, then, by causing Mr. Gazette of France to contradict himself, which, I suppose, he is used to. I never answer a foreign criticism; but this is a mere matter of fact, and not of opinions. I presume that you have English and French interest enough to do this for me—though, to be sure, as it is nothing but the truth which we wish to state, the insertion may be more difficult.