Life of Lord Byron, With His Letters And Journals, Vol. 5 eBook

This eBook from the Gutenberg Project consists of approximately 387 pages of information about Life of Lord Byron, With His Letters And Journals, Vol. 5.

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bright erroneous dream,—­false in the general principles on which it proceeded, though beautiful and attaching in most of the details.  Had full time been allowed for the “over-light” of his imagination to have been tempered down by the judgment which, in him, was still in reserve, the world at large would have been taught to pay that high homage to his genius which those only who saw what he was capable of can now be expected to accord to it.

It was about this time that Mr. Cowell, paying a visit to Lord Byron at Genoa, was told by him that some friends of Mr. Shelley, sitting together one evening, had seen that gentleman, distinctly, as they thought, walk into a little wood at Lerici, when at the same moment, as they afterwards discovered, he was far away in quite a different direction.  “This,” added Lord Byron, in a low, awe-struck tone of voice, “was but ten days before poor Shelley died.”

[Footnote 89:  My poor Zimmerman, who now will understand thee?”—­such was the touching speech addressed to Zimmerman by his wife, on her death-bed; and there is implied in these few words all that a man of morbid sensibility must be dependant for upon the tender and self-forgetting tolerance of the woman with whom he is united.]

[Footnote 90:  “In Pisa abbiamo continuato anche piu rigorosaraente a vivere lontano dalla societa.  Essendosi pero in Pisa molti Inglesi egli non pote escusarsi dal fare la conoscenza di varii amici di Shelley, fra i quali uno fu Mr. Medwin.  Essi lo seguitavano al passeggio, pranzavono con lui e certamente si tenevano felici della apparente intimita che loro accordava un uomo cosi superiore.  Ma nessuno di loro fu ammesso mai a porta della sua amicizia, che egli non era facile a accordare.  Per Shelley egli aveva dell’ affezione, e molta stima pel suo carattere e pel suo talento, ma non era suo amico nel estensione del senso che si deva dare alla parola amicizia.  Talvolta parlando egli de’ suoi amici, e dell’ amicizia, come pure dell’ amore, e di ogni altro nobile sentimento dell’ anima, potevano i suoi discorsi far nascere dei dubbii sui veri suoi sentimenti, e sulla bonta del suo core.  Una impressione momentanea regolava i suoi discorsi; e di piu egli amava anche a rappresentare un personaggio bizzarro, e qualche volta anche peggio,—­specialmente con quelli che egli pensava volessero studiare e fare delle scoperte sul suo carattere.  Ma nell’ inganno non poteva cadere che una piccola mente, e un osservatore superficiale.  Bisognava esaminare le sue azioni per sentire tutta le contraddizione che era fra di esse e i suoi discorsi; bisognava vederlo in certi momenti in cui per una emozione improvisa e piu forte della sua volonta la sua anima si abbandonava interamente a se stessa;—­bisognava vederlo allora per scoprire i tesori di sensibilita e di bonta che erano in quella nobile anima.

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