Stories from the Italian Poets: with Lives of the Writers, Volume 2 eBook

This eBook from the Gutenberg Project consists of approximately 394 pages of information about Stories from the Italian Poets.

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  Fra i segni ignoti alcune note ha scorte
    Del sermon di Soria, ch’ei ben possiede: 
  O tu, che dentro ai chiostri della morte
    Osasti por, guerriero audace, il piede,
  Deh! se non sei crudel, quanto sei forte,
    Deh! non turbar questa secreta sede. 
  Perdona all’alme omai di luce prive: 
  Non dee guerra co’ morti aver chi vive.

  Cosi dicea quel motto.  Egli era intento
    Delle brevi parole ai segni occulti. 
  Fremere intanto udia continuo il vento
    Tra le frondi del bosco e tra i virgulti;
  E trarne un suon che flebile concento
    Par d’umani sospiri e di singulti;
  E un non so che confuso instilla al core
  Di pieta, di spavento e di dolore.

  Pur tragge alfin la spada, e con gran forza
    Percote l’alta pianta.  Oh maraviglia! 
  Manda fuor sangue la recisa scorza,
    E fa la terra intorno a se vermiglia. 
  Tutto si raccapriccia; e pur rinforza
    Il colpo, e ’l fin vederne ei si consiglia. 
  Allor, quasi di tomba, uscir ne sente
  Un indistinto gemito dolente;

  Che poi distinto in voci:  Ahi troppo, disse,
    M’ hai tu, Tancredi, offesso:  or tanto basti: 
  Tu dal corpo, che meco e per me visse,
    Felice albergo gia, mi discacciasti. 
  Perche il misero tronco, a cui m’affisse
    Il mio duro destino, ancor mi guasti? 
  Dopo la morte gli avversarj tuoi,
  Crudel, ne’ lor sepolcri offender vuoi?

  Clorinda fui:  ne sol qui spirto umano
    Albergo in questa pianta rozza e dura;
  Ma ciascun altro ancor, Franco o Pagano,
    Che lassi i membri a pie dell’alte mura,
  Astretto e qui da novo incanto e strano,
    Non so s’ io dica in corpo o in sepoltura. 
  Son di sensi animati i rami e i tronchi;
  E micidial sei tu, se legno tronchi.

  Qual infermo talor, ch’in sogno scorge
    Drago, o cinta di fiamme alta Chimera,
  Sebben sospetta, o in parte anco s’accorge
    Che simulacro sia non forma vera,
  Pur desia di fuggir, tanto gli porge
    Spavento la sembianza orrida e fera: 
  Tale il timido amante appien non crede
  Ai falsi inganni:  e pur ne teme, e cede: 

  E dentro il cor gli e in modo tal conquiso
    Da varj affetti, che s’ agghiaccia e trema;
  E nel moto potente ed improvviso
    Gli cade il ferro:  e ’l manco e in lui la tema. 
  Va fuor di se.  Presente aver gli e avviso
    L’ offesa donna sua, che plori e gema: 
  Ne puo soffrir di rimirar quel sangue,
  Ne quei gemiti udir d’egro che langue.

  Cosi quel contra morte audace core
    Nulla forma turbo d’ alto spavento;
  Ma lui, che solo e fievole in amore,
    Falsa imago deluse e van lamento. 
  Il suo caduto ferro instanto fuore
    Porto del bosco impetuoso vento,
  Sicche vinto partissi; e in sulla strada
  Ritrovo poscia, e ripiglio la spada.

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Stories from the Italian Poets: with Lives of the Writers, Volume 2 from Project Gutenberg. Public domain.