Stories from the Italian Poets: with Lives of the Writers, Volume 2 eBook

This eBook from the Gutenberg Project consists of approximately 394 pages of information about Stories from the Italian Poets.

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  Fu allora per uscir del sentimento;
    Si tutto in preda del dolor si lassa. 
  Credete a chi n’ha fatto esperimento,
    Che questo e ’l duol che tutti gli altri passa. 
  Caduto gli era sopra il petto il mento,
    La fronte priva di baldanza, e bassa;
  Ne pote aver (che ’l duol l’occupo tanto)
  Alle querele voce, o umore al pianto.

  L’impetuosa doglia entro rimase,
    Che volea tutta uscir con troppa fretta. 
  Cosi veggian restar l’acqua nel vase,
    Che largo il ventre e la bocca abbia stretta;
  Che, nel voltar che si fa in su la base,
    L’umor, che vorria uscir, tanto s’affretta,
  E ne l’angusta via tanto s’intrica,
  Ch’a goccia a goccia fuore esce a fatica.

  Poi ritorna in se alquanto, e pensa come
    Possa esser che non sia la cosa vera: 
  Che voglia alcun cosi infamare il nome
    De la sua donna e crede e brama e spera,
  O gravar lui d’insopportabil some
    Tanto di gelosia, che se ne pera;
  Et abbia quel, sia chi si voglia stato,
  Molto la man di lei bene imitato.

  In cosi poca, in cosi debol speme
    Sveglia gli spirti, e gli rifranca un poco;
  Indi al suo Brigliadoro il dosso preme,
    Dando gia il sole alla sorella loco. 
  Non molto va, che da le vie supreme
    De i tetti uscir vede il vapor del fuoco,
  Sente cani abbaiar, muggiare armento;
  Viene alla villa, e piglia alloggiamento.

  Languido smonta, e lascia Brigliadoro
    A un discreto garzon che n’abbia cura. 
  Altri il disarma, altri gli sproni d’oro
    Gli leva, altri a forbir va l’armatura. 
  Era questa la casa ove Medoro
    Giacque ferito, e v’ebbe alta avventura. 
  Corcarsi Orlando e non cenar domanda,
  Di dolor sazio e non d’altra vivanda.

  Quanto piu cerca ritrovar quiete,
    Tanto ritrova piu travaglio e pene;
  Che de l’odiato scritto ogni parete,
    Ogni uscio, ogni finestra vede piena. 
  Chieder ne vuol:  poi tien le labra chete;
    Che teme non si far troppo serena,
  Troppo chiara la cosa, che di nebbia
  Cerca offuscar, perche men nuocer debbia.

  Poco gli giova usar fraude a se stesso;
    Che senza domandarne e chi ne parla. 
  Il pastor, che lo vede cosi oppresso
    Da sua tristrizia, e che vorria levarla,
  L’istoria nota a se the dicea spesso
    Di quei duo amanti a chi volea ascoltarla,
  Ch’a molti dilettevole fu a udire,
  Gl’incomincio senza rispetto a dire: 

  Come esso a prieghi d’Angelica bella,
    Portato avea Medoro alla sua villa;
  Ch’era ferito gravemente, e ch’ella
    Curo la piaga, e in pochi di guarilla;
  Ma che nel cor d’una maggior di quella
    Lei feri amor:  e di poca scintilla
  L’accese tanto e si cocente fuoco,
  Che n’ardea tutta, e non trovava loco.

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