Quel dono gia Morgana a Ziliante,
Nel tempo the nel lago ascoso
il tenne;
Et esso, poi ch’al padre Monodante
Per opra e per virtu d’Orlando
venne,
Lo diede a Orlando: Orlando ch’era
amante,
Di porsi al braccio it cerchio
d’or sostenne,
Avendo disegnato di donarlo
Alla Regina sua di ch’io vi parlo.
Non per amor del Paladino, quanto
Perch’era ricco e d’artificio
egregio,
Caro avuto l’avea la donna tanto
Che piu non si puo aver cosa
di pregio.
Se lo serbo ne l’Isola del pianto,
Non so gia dirvi con the privilegio,
La dove esposta al marin mostro nuda
Fu da la gente inospitale e cruda.
Quivi non si trovando altra mercede,
Ch’al buon pastore et
alla moglie dessi,
Che serviti gli avea con si gran fede
Dal di che nel suo albergo
si fur messi;
Levo dal braccio il cerchio, e gli lo
diede,
E volse per suo amor che lo
tenessi;
Indi saliron verso la montagna
Che divide la Francia da la Spagna.
Dentro a Valenza o dentro a Barcellona
Per qualche giorno avean pensato
porsi,
Fin che accadesse alcuna nave buona,
Che per Levante apparecchiasse
a sciorsi.
Videro il mar scoprir sotto a Girona
Ne lo smontar giu de i montani
dorsi;
E, costeggiando a man sinistra il lito,
A Barcellona andar pel camin trito.
Ma non vi giunser prima ch’un uom
pazzo
Giacer trovaro in su l’estreme
arene,
Che, come porco, di loto e di guazzo
Tutto era brutto, e volto
e petto e schene.
Costui si scaglio lor, come cagnazzo
Ch’ assalir forestier
subito viene;
E die for noia e fu per far lor scorno.
* * * * *
The troop then follow’d where their
chief had gone,
Pursuing his stern chase among
the trees,
And leave the two companions there alone,
One surely dead, the other scarcely
less.
Long time Medoro lay without a groan,
Losing his blood in such large
quantities,
That life would surely have gone out at
last,
Had not a helping hand been coming past.
There came, by chance, a damsel passing
there,
Dress’d like a shepherdess
in lowly wise,
But of a royal presence, and an air
Noble as handsome, with clear
maiden eyes.
’Tis so long since I told you news
of her,
Perhaps you know her not in
this disguise.
This, you must know then, was Angelica,
Proud daughter of the Khan of great Cathay.
You know the magic ring and her distress?
Well, when she had recover’d
this same ring,
It so increas’d her pride and haughtiness,
She seem’d too high
for any living thing.
She goes alone, desiring nothing less
Than a companion, even though
a king
She even scorns to recollect the flame
Of one Orlando, or his very name.