Stories from the Italian Poets: with Lives of the Writers, Volume 2 eBook

This eBook from the Gutenberg Project consists of approximately 394 pages of information about Stories from the Italian Poets.

Stories from the Italian Poets: with Lives of the Writers, Volume 2 eBook

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  E rivocando alla memoria l’arte
    Ch’in India imparo gia chirurgia,
  (Che par che questo studio in quella parte
    Nobile e degno e di gran laude sia;
  E, senza molto rivoltar di carte,
    Che ’l patre a i figli ereditario il dia)
  Si dispose operar con succo d’erbe,
  Ch’a piu matura vita lo riserbe.

  E ricordossi che passando avea
    Veduta un’erba in una piaggia amena;
  Fosse dittamo, o fosse panacea,
    O non so qual di tal effetto piena,
  Che stagna il sangue, e de la piaga rea
    Leva ogni spasmo e perigliosa pena,
  La trovo non lontana, e, quella colta,
  Dove lasciato avea Medor, die volta.

  Nel ritornar s’incontra in un pastore,
    Ch’a cavallo pel bosco ne veniva
  Cercando una iuvenca, che gli fuore
    Duo di di mandra e senza guardia giva. 
  Seco lo trasse ove perdea il vigore
    Medor col sangue che del petto usciva;
  E gia n’avea di tanto il terren tinto,
  Ch’era omai presso a rimanere estinto.

  Del palafreno Angelica giu scese,
    E scendere il pastor seco fece anche. 
  Pesto con sassi l’erba, indi la presse,
    E succo ne cavo fra le man bianche: 
  Ne la piaga n’infuse, e ne distese
    E pel petto e pel ventre e fin a l’anche;
  E fu di tal virtu questo liquore,
  Che stagno il sangue e gli torno il vigore: 

  E gli die forza, che pote salire
    Sopra il cavallo the ’l pastor condusse. 
  Non pero volse indi Medor partire
    Prima ch’in terra il suo signor non fosse,
  E Cloridan col Re fe’ sepelire;
    E poi dove a lei piacque si ridusse;
  Et ella per pieta ne l’umil case
  Del cortese pastor seco rimase.

  Ne, fin che nol tornasse in sanitade,
    Volea partir:  cosi di lui fe’ stima: 
  Tanto se inteneri de la pietade
    Che n’ebbe, come in terra il vide prima. 
  Poi, vistone i costumi e la beltade,
    Roder si senti il cor d’ascosa lima;
  Roder si senti il core, e a poco a poco
  Tutto infiammato d’amoroso fuoco.

  Stava il pastore in assai buona e bella
    Stanza, nel bosco infra duo monti piatta,
  Con la moglie e co i figli; et avea quella
    Tutta di nuovo e poco inanzi fatta. 
  Quivi a Medoro fu per la donzella
    La piaga in breve a sanita ritratta;
  Ma in minor tempo si senti maggiore
  Piaga di questa avere ella nel core.

  Assai piu larga piaga e piu profonda
    Nel cor senti da non veduto strale,
  Che da’ begli occhi e da la testa bionda
    Di Medoro avvente l’arcier c’ha l’ale. 
  Arder si sente, e sempre il fuoco abonda,
    E piu cura l’altrui che ’l proprio male. 
  Di se non cura; e non e ad altro intenta,
  Ch’a risanar chi lei fere e tormenta.

  La sua piaga piu s’apre e piu incrudisce,
    Quanto piu l’ altra si restringe e salda. 
  Il giovine si sana:  ella languisce
    Di nuova febbre, or agghiacciata or calda. 
  Di giorno in giorno in lui belta fiorisce: 
    La misera si strugge, come falda
  Strugger di nieve intempestiva suole,
  Ch’in loco aprico abbia scoperta il sole.

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